Giovanni Floris racconta un episodio disgustoso vissuto allo stadio durante Roma-Inter: “Aveva bevuto talmente tanto che…”.
Durante un’intervista a Un Giorno da Pecora su Radio RaiUno, Giovanni Floris ha raccontato un episodio tanto inaspettato quanto spiacevole vissuto allo stadio in occasione della partita Roma-Inter. Tra una battuta e l’altra con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il giornalista ha sorpreso i conduttori e gli ascoltatori con un aneddoto che ha lasciato tutti senza parole.
Un episodio da dimenticare: “Ci ha vomitato addosso”
“Sabato sera ero allo stadio per Roma-Inter. Dietro di noi c’era un signore che aveva bevuto talmente tanto che ci ha vomitato addosso” ha raccontato Floris con tono ironico ma visibilmente disgustato.
“Una cosa disgustosa…” ha aggiunto, strappando reazioni di incredulità ai conduttori. Il giornalista, noto per la sua compostezza e la calma che mostra in televisione, ha scelto di condividere l’episodio con una punta di autoironia, dimostrando come anche un momento di svago possa trasformarsi in una disavventura inaspettata.

Floris, grande appassionato di calcio e tifoso della Roma, era presente allo stadio Olimpico per assistere alla sfida contro l’Inter. L’atmosfera di festa e tifo è stata però rovinata da questo spiacevole incidente che lo stesso conduttore ha definito “impossibile da dimenticare“.
Le parole sul caso Ranucci
Nel corso dell’intervista, Giovanni Floris ha parlato anche di temi più seri, esprimendo solidarietà al collega Sigfrido Ranucci dopo l’attentato di cui è stato vittima. “Un fatto terribile, di altri tempi – ha commentato –. Bisogna capire come si è arrivati a questo punto”.
Oltre all’impegno giornalistico, Floris ha ribadito la sua passione per il calcio, ricordando di aver conseguito il patentino Uefa B a Coverciano, un traguardo che gli permette di allenare fino alla Serie D.
“È stata un’esperienza formativa e bellissima”, ha raccontato, prima di tornare con un sorriso sull’aneddoto dello stadio. “Non credo che quel signore ricordasse molto della partita… ma noi sì, purtroppo“.